Appena hanno visto le divise verdi della forestale sono usciti dall’acqua e si sono nascosti tra la fitta vegetazione. Con ancora la muta bagnata addosso, due pescatori abusivi di ricci, hanno trascorso parecchie ore in mezzo alla macchia mediterranea del Parco di Porto Conte. Il bottino lo hanno lasciato per strada: 160 esemplari di prelibati echinodermi, subito rigettati in mare dagli uomini della Base navale del corpo forestale di Alghero, coordinati dall’Ispettorato di Sassari. È successo il 22 marzo scorso, all’imbrunire, all’interno dell’area marina protetta di Capo Caccia – Isola Piana, nella località del Dentul poco distante dalla Villa Romana.

All’arrivo della motovedetta Barracuda della forestale i due pescatori abusivi sono schizzati fuori dall’acqua come fulmini dandosi alla disperata fuga, infrattandosi nella fitta vegetazione circostante. Sul posto è giunta una seconda pattuglia. I ricci sono stati recuperati, ma dei due nessuna traccia.

Dalle indagini in corso, però, sembrerebbe che ci siano buone probabilità anche di dare loro un nome. Nel caso scatterà la denuncia all’autorità giudiziaria, in quanto pescare all’interno dell’area marina protetta è reato e si rischia, oltre alla multa, una pena fino a 6 mesi di carcere.

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