L'acqua viene erogata solo in alcune ore, i valori sembrerebbero nella norma, ma il liquido sembra melma, le autobotti di Abbanoa non arrivano e i detenuti sono costretti a bere comunque l'acqua che esce dai rubinetti della Casa circondariale "Giovanni Bacchiddu", nella borgata di Bancali, a Sassari.

Per denunciare la grave situazione idrica che lede anche la dignità dei carcerati, il sindaco Nicola Sanna ha inviato ieri una lettera al ministro della Giustizia, Andrea Orlando.

È la seconda missiva, dato che già l'11 agosto scorso il primo cittadino di Sassari aveva indirizzato una lettera al ministro, al presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, all'assessore regionale ai Lavori Pubblici Edoardo Balzarini, al Prefetto di Sassari Giuseppe Marani e all'amministratore unico di Abbanoa Alessandro Ramazzotti.

Nel frattempo, è stata bandita una gara d'appalto per la fornitura di una bottiglia d'acqua al giorno per ogni detenuto, ma le buste saranno aperte lunedì 4 settembre.

In soccorso del carcere sono arrivate giovedì mille bottiglie donate dalla San Martino, ma è sempre una soluzione tampone.

Questa mattina il sottosegretario alla Giustizia con delega all'amministrazione penitenziaria, Gennaro Migliore, ha assicurato al sindaco Sanna il massimo impegno del Ministero per superare le criticità.
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