Il vescovo Atzei: "La speranza di Porto Torres? Risiede nelle sue origini"
"Il mondo intero, la Sardegna e in particolare il territorio di Porto Torres hanno bisogno davvero di questi piccoli segni di speranza nati dalla fede nei Martiri Turritani. Porto Torres non può dimenticare la sua origine e deve mantenerla viva, in un momento in cui prima il petrolio e poi l'incertezza degli investimenti caratterizzano la storia. Una comunità, dentro e attorno, fatta di pensionati che mantengono figli con figli. Non dimentico i tre sindaci che ho conosciuto in questi anni, ai quali ho ricordato che la città dovrebbe imitare e vivere i valori dell'esistenza cristiana".
A parlare sull'altare della basilica millenaria di San Gavino e nel porto cittadino è il vescovo dell'Archidiocesi di Sassari, padre Paolo Atzei, che ieri ha presieduto il solenne pontificale durante gli ultimi rituali della Pentecoste, iniziati con la processione dei Martiri Turritani.
Nel giorno della Festha Manna, davanti al sindaco di Porto Torres Sean Wheeler e all'arcivescovo Paolo Atzei, si è svolta la riconsegna delle chiavi della Basilica dalle mani del sindaco di Sassari Nicola Sanna al parroco don Mario Tanca.