Ancora nessun bando di Areus per mantenere attivo l’unico servizio attivo di ambulanza nel comune di Sorso. Le emergenze, però, si presentano quotidianamente.

L’associazione di volontariato Soccorso Sant’Anna copriva la postazione del paese in regime h24, un servizio che negli ultimi tempi proseguiva a singhiozzo per alcune difficoltà interne, fino alla sospensione definitiva.

«Da circa un mese e mezzo la città di Sorso è priva di ambulanza», spiega Federico Pintus, presidente della associazione di soccorso Croce Blu, «noi come associazione avevamo dato la nostra disponibilità, per dare supporto nell’immediato in attesa della pubblicazione della manifestazione d’interesse della Areus». 

Lo stesso sindaco si era detto pronto ad affidare il servizio alla Croce Blu, ma si è dovuto arrendere di fronte all’iter del bando. Nel frattempo il paese, circa 15mila abitanti, rimane senza copertura e si registrano ritardi nelle emergenze, perché i mezzi del Soccorso Sardo intervengono da Porto Torres, altri da Sennori e da Sassari.

Nell’intervento di soccorso a Sorso, il 3 febbraio scorso, a seguito della morte di Giovanna Crimi, 69 anni, vittima dello scoppio di una bombola gpl, l’ambulanza era arrivata da Porto Torres, impiegando 25 minuti dopo la chiamata.

«La Croce Blu ha la base a Sassari»,  aggiunge Pintus, «ma chi arriva da Porto Torres impiega circa mezz’ora di tempo, e in una situazione di emergenza come un arresto cardiaco l’immediato intervento è cruciale per salvare una vita umana».   

© Riproduzione riservata