Perché il cosiddetto "vandalismo" dei graffiti viene spesso associato al "disordine" e al disequilibrio sociale, mentre la pubblicità e la sua invasione di spazi all'ordine e alla norma?

Magari il fenomeno va inquadrato come espressione di una libera circolazione di parole e immagini al di fuori del totalitarismo economico, un fenomeno artistico con venature poetiche.

È uno dei temi che verranno affrontati domani alle ore 10,30 nell'aula magna dell'Accademia di Belle Arti Mario Sironi di Sassari. A discuterne Marcello Faletra critico, saggista, studioso di arte moderna e contemporanea Redattore della rivista "Cyberzone", è editorialista di "Artribune". Insegna Estetica dei New Media e Fenomenologia dell'Immagine all'Accademia di Belle Arti di Palermo.
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