Ricorre il 20° anniversario del Giorno del Ricordo, solennità civile istituita nel 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe e dell'esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, e la comunità di Fertilia si ritrova a fare i conti con il passato più recente.

Prima la cerimonia commemorativa nella chiesa di San Marco, con una funzione religiosa officiata dal vescovo Mauro Maria Morfino, poi il breve e silenzioso corteo per la deposizione delle corone presso il monumento del Cristo delle Foibe.

Per l’occasione l’ecomuseo Egea ha aperto le porte per le visite gratuite. Il museo porta il nome di Egea Haffner Tomazzoni. Famosa è la sua fotografia, già manifesto ufficiale del Giorno del Ricordo, di lei bambina con la valigia in mano, immagine donata proprio al museo di Fertilia. «Fertilia rappresenta un valore importantissimo di inclusione, di integrazione ma anche di resilienza, – dice il direttore dell’ecomuseo Mauro Manca - cioè la capacità di ricostruire una vita partendo da zero».


 

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