Foto in abito tradizionale sardo, insulti razzisti a una 21enne senegalese
"Sono sarda, legata alla Sardegna che è la mia terra. Ho indossato più abiti sardi che senegalesi, gli ignoranti se ne facciano una ragione"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ha indossato l'abito tradizionale di Codrogianos, ed era bellissima in quella cornice di monili e ricami.
Ma gli scatti pubblicati su Facebook da Andrea Zucca Pais, proprietario dell'abito che l'ha immortalata durante la pausa di un set fotografico, hanno suscitato clamore e commenti xenofobi.
Perché Kary Khouma, 21 anni, è di origini senegalesi e ha la pelle nera.
Va detto che in tanti hanno apprezzato l'idea dell'autore, secondo cui "in ogni cultura c'è un po' di tutti noi" e "l'abbigliamento tradizionale non comporta alcuna distinzione di colore, ma ne esalta la policromia".
Tra gli apprezzamenti, però, sono spuntati anche diversi commenti a sfondo razzista. C'è chi ritiene che quella foto manchi di rispetto alle tradizioni e alla storia di Codrongianos, chi prevede la fine dell'Europa a causa degli africani e chi addirittura che i bianchi saranno costretti a un contro-esodo verso l'Affrica.
Lei ha provato a replicare pacatamente, poi ha deciso di mollare. "Quei commenti sono pura ignoranza", commenta. "Non mi scalfiscono, non sanno che stanno parlando di una ragazza sarda, nata e cresciuta a Olbia, orgogliosa delle sue origini ma legata alla Sardegna, che è la mia terra".
"Faccio la modella, ero sul seto per altro, ma il proprietario dell'abito mi ha chiesto di indossarlo e di potermi fotografare", racconta, per spiegare come quello scatto che ha scatenato un vespaio sia nato quasi per gioco.
Kary Khouma studia Scienze infermieristiche a Sassari, è nata da genitori senegalesi che vivono da trent'anni nell'Isola e ha tre fratelli orgogliosamente sardi come lei. "Sono più sarda che senegalese, non rinnego le mie origini ma qui sono nata e cresciuta e qui voglio vivere. Ho indossato più abiti sardi che senegalesi, gli ignoranti se ne facciano una ragione".