Era riuscito a sfuggire al blitz degli investigatori della Squadra Mobile di Cagliari e della Direzione distrettuale antimafia, al termine dell’operazione “Primavera Fredda” che aveva portato allo smantellamento di due presunte organizzazioni criminali e all’arresto di 27 persone.

Ieri, però, nella campagne di Alghero, gli investigatori della Sezione criminalità diffusa della Mobile hanno arrestato il cagliaritano Michele Caddeo, 37 anni, irrintracciabile da maggio.

Nell’abitazione che aveva preso in affitto, nella quale viveva, gli uomini del dirigente Fabrizio Mustaro hanno anche recuperato 3 chili e 600 grammi di cocaina, 4 chili e 800 grammi di hascisc e 10.300 euro in contanti. L’ipotesi degli inquirenti è che la droga, dal valore stimato che sfiora il milione di euro, potesse provenire da Cagliari ma essere destinata al rifornimento delle serate della movida algherese.

Il 37enne, difeso dall’avvocata Anna Maria Busia, è stato trasferito immediatamente nel carcere di Bancali. Nella casa-rifugio del giovane che era sfuggito all’esecuzione della misura cautelare di maggio gli agenti della Squadra Mobile hanno anche trovato libri su mafia e banditismo sardo. Nel blitz della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari erano stati impegnati 200 uomini. A coordinare l’inchiesta era stato il sostituto procuratore della Dda, Gaetano Porcu, che aveva ottenuto dal giudice Giuseppe Pintori l’ordine di custodia cautelare per 27 persone, 23 in carcere e 4 ai domiciliari.

Nel corso delle indagini, durate due anni, erano stati sequestrati 36 chili di cocaina purissima, ma secondo gli investigatori i traffici avrebbero riguardato oltre 200 chili per un giro d’affari di 25 milioni di euro.

Complimenti agli agenti per i risultati di una serie di indagini degli ultimi tempi sono arrivati dal questore di Cagliari, Paolo Rossi: «Un plauso agli investigatori della Squadra Mobile che in poco tempo hanno arrestato una persona accusata di omicidio, fermato sette persone dopo una rapina con coltello e ora trovato un latitante. A loro vanno il mio personale apprezzamento e riconoscenza per il lavoro che stanno svolgendo, e quello dell’amministrazione che rappresento». 

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