«Asl Sassari, hai poco da vantarti». Il sindacato Nursind attacca a testa basta l’Azienda attraverso le parole di Fausta Pileri, segretaria territoriale per il capoluogo turritano e componente della direzione nazionale. La premessa è d’obbligo e riguardo lo stato di crisi della sanità sassarese e sarda, tra mancanza di personale, posti letto e parcheggio. «Eppure»,  dichiara Pileri, «assistiamo a forme di autoproclamazione da parte delle direzioni aziendali».

Il riferimento è al comunicato con cui l’Azienda, la scorsa settimana, ha reso noto il pagamento della produttività. «Non un premio»,  attacca Pileri, «ma un diritto contrattuale. Un tempo questo veniva corrisposto ad aprile, oggi invece ad ottobre, e pure in pompa magna».

Per la segretaria si tratta di «un’operazione di facciata» e aggiunge: «Nel frattempo, alla stessa Asl, non sono stati ancora erogati i differenziali economici di professionalità relativi all’anno precedente e i buoni pasto. E questo è solo un esempio».

Ma ce n‘è anche per l’Aou dove, se possibile, le criticità sarebbero maggiori. «I fondi del personale»,  riferisce Nursind, «che sono soldi dei lavoratori, non possono neppure essere certificati dal Collegio dei Revisori dei Conti, perché l’azienda non fornisce la documentazione richiesta. Come sindacato abbiamo chiesto più volte all’Aou di rendere pubblici i verbali mancanti, ma senza esito». Una situazione non nuova, in passato risolta con l’intervento sindacale. «Non è accettabile che pazienti e lavoratori debbano continuamente rivolgersi alle autorità preposte e alla stampa per ottenere ciò che spetta loro di diritto».

Nursind assicura che la protesta non è di natura politica ma «di rispetto per chi ogni giorno manda avanti i reparti, garantendo cure e assistenza nonostante condizioni sempre più difficili».

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