Caos al carcere sassarese di Bancali. Una detenuta nel reparto infermeria ha incendiato la propria cella.

L’immediato arrivo della Polizia penitenziaria ha impedito che succedesse una tragedia: gli agenti hanno estinto le fiamme e portato in un luogo sicuro le altre detenute.

«L'intervento risolutivo della Polizia penitenziaria è stato tempestivo e provvidenziale, anche se è stato reso complicato dal fumo provocato», spiega Antonio Cannas, delegato nazionale per la Sardegna del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), che accusa la politica: «Siamo sconcertati dall'assenza di provvedimenti in merito contro chi si rende responsabile di queste inaccettabili violenze e situazioni di grande allarme, determinando quasi un effetto emulazione per gli altri ristretti violenti. Non se sono accorti, per esempio, quei parlamentari accorsi a Sassari per verificare le condizioni di salute di Alfredo Cospito».

Disappunto espresso anche da Donato Capece, segretario generale del Sappe: «Con questi ulteriori gravi eventi critici, sale vertiginosamente il numero dei poliziotti coinvolti da detenuti senza remore in fatti gravi. Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza a tutte le colleghe e i colleghi della Casa circondariale di Bancali; e questi ultimi episodi devono far riflettere i vertici dell'istituto e della regione».

(Unioneonline/s.s.)

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