Confermare trent'anni di carcere. E' la richiesta dal pg Gabriella Pintus alla Corte d'Appello di Sassari, dove si celebra il processo di secondo grado nei confronti di Dimitri Firicano, il giovane piemontese che il 12 giugno 2017 ha ucciso la sua fidanzata Erika Preti con 57 coltellate, all'interno di una villetta di San Teodoro dove i due stavano trascorrendo le vacanze.

Per l'accusa la condanna di primo grado, arrivata a Nuoro con rito abbreviato nell'autunno di 2018, è dunque congrua. Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'avvocato di parte civile Lorenzo Soro, che rappresenta i genitori della vittima.

Dopo le requisitorie dei legali della difesa, Roberto Onida e Alessandra Guarini, la Corte d'Appello presieduta dal giudice Plinia Azzena, si riunirà per emettere la sentenza.

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata