Giuseppe Cuccurese, direttore generale del banco di Sardegna, aveva presentato una denuncia alla magistratura il 20 dicembre 2016: c'erano movimenti bancari considerati ambigui che partivano da due piccole agenzie e che avevano come destinazione Ginevra e Bratislava in Svizzera e in Slovacchia.

Le operazioni erano state eseguite da Achille Antonio Cadeddu, 57 anni, di Alghero, allora direttore della filiale di Villanova Monteleone e poi licenziato.

Erano scomparsi oltre 300mila euro di proprietà dei correntisti, tra i quali 76mila dal conto della Uil Sardegna (denaro da devolvere al le persone colpite dal ciclone Cleopatra del 2013) e 63mila dal conto di Maria Francesca Ticca, a quel tempo segretaria regionale del sindacato che poi decise di autosospendersi (Cadeddu era marito di Angela Lobrano, tesoriera della Uil).

Ora la Procura di Cagliari ha chiuso le indagini, condotte dal Nucleo di polizia economia e finanziaria della Guardia di Finanza, e contestato a Cadeddu i reati di frode informatica, truffa e accesso abusivo al sistema informatico-telematico del Banco di Sardegna.

Sarebbe stato lui a eseguire le operazioni in danno di numerosi correntisti (tra i quali la Camera sindacale regionale della Uil) tra il luglio e l'ottobre del 2016.
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