Tutti insieme, separatamente. Il centrodestra presenta a Sassari la lista “Comunità e Territorio” in lizza per le elezioni di secondo livello della Città Metropolitana in programma il 29 settembre.

Ma all’Hotel Da Vinci, questo pomeriggio, manca parte di Forza Italia, i Riformatori e il Psd’Az convolati a nozze nel listone unico della sinistra. Non senza scorie e attriti che emergono a fine conferenza stampa.

«Non siamo noi ad aver spaccato il centrodestra- afferma Barbara Polo, coordinatrice provinciale di Fratelli d’Italia- lo ha fatto chi è uscito dalla nostra casa”. E, a sentire Antonello Peru di Sardegna al Centro 20Venti, l’esodo è avvenuto a sorpresa. “Avevamo raggiunto un accordo- riferisce- Poi qualcuno ha fatto il carbonaro». «Abbiamo rifiutato il listone unico- aggiunge Piero Maieli, forzista rimasto nella matrice politica di riferimento- nonostante ci assicurasse 5 posti sicuri in assemblea, perché vogliamo mantenere l’identità».

E la rappresentanza del territorio, dal paesino più piccolo al capoluogo turritano, muove gli indirizzi dello schieramento che presenterà 10 candidati.

«Sono stati coinvolti tutti- continua Polo- grazie anche alle indicazioni degli amministratori, che ci hanno chiesto di investire su coloro che sembravano i più adatti». 85 di loro tra l’altro, come ricorda Peru, «non vestono alcuna casacca politica».

La mission è capitalizzare le forze presenti tra Meilogu, Romangia, Goceano e Sassari con l’obiettivo di far eleggere almeno tre consiglieri. In lista nomi come Salvatore Raffaele, uscito dalla convergenza di Udc e Lega che, come afferma lui stesso, presente insieme al coordinatore provinciale Udc Francesco Baule, «hanno deciso di unirsi in un tempo di divisioni». Oppure Carlo Sardara, commercialista ed esponente della giunta civica che ha guidato Sassari dal 2019 al 2024.

«Bisogna superare gli individualismi- riferisce- che hanno provocato il rallentamento del nord Sardegna». Molte le critiche alla legge, a parere dei presenti, troppo sbilanciata a favore dei centri più grossi con il voto ponderato. «È una volgarità democratica», commenta Maieli.

Per la Lega sono presenti Ivan Cermelli e Michele Pais, sostenitori dalla prima ora del “no” al listone unico. «Non siamo per la contrapposizione- specifica la deputata Polo- vogliamo dare un’alternativa ma è chiaro che ogni consigliere, di qualsiasi colore politico, avrà l’obiettivo di mettere in connessione questo territorio utilizzando le opportunità date dalla Città Metropolitana». Un’area vasta da 66 comuni e oltre 800 amministratori che punta a una crescita assente da troppo tempo.

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