Circonvenzione di incapace, chiesti due anni per un ex primario a Sassari
Avrebbe sfruttato lo stato di infermità psichica di una facoltosa 80enne con cui intratteneva una relazione per farsi dare 38mila euroPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Due anni di reclusione e 1300 euro di multa. Questa la richiesta, ieri in tribunale a Sassari, della pm Ilaria Achenza nei confronti di Gianni Maria Penduzzu, imputato per circonvenzione di incapace.
Secondo le accuse, l’ex primario di radiologia nell’ospedale civile di Alghero, allora 61enne, avrebbe approfittato dal gennaio 2017 al maggio 2018 dello stato di infermità psichica di una facoltosa 80enne, con cui intratteneva una relazione sentimentale, per farsi dare 38mila euro.
Cifra con cui tra l’altro, come riferito in aula dalla pm, si sarebbe pagato le cure dentistiche e avrebbe consegnato un acconto per la casa. Per Achenza “la condotta di Penduzzu è stata al limite del raggiro”.
L’avvocato delle parti civili, Pier Giovanni Arru, ha sostenuto che la donna, deceduta nel 2021, a causa del disturbo neuro-cognitivo di cui soffriva, “non era in grado di badare a se stessa”. Il legale, associandosi alle conclusioni della pm, ha chiesto un risarcimento di oltre 180mila euro, tra restituzione dei soldi versati, conteggio del danno morale e delle spese legali sostenute dalla parte civile.
Di segno opposto le considerazioni delle difese, rappresentate dagli avvocati Giovanni Antonio Manca e Pietro Diaz, secondo cui l’80enne era capace di intendere e volere e aveva fatto altri regali in quel periodo alle sue conoscenze. La giudice Marta Guadalupi ha rinviato al 10 dicembre per repliche e sentenza.
