Al via il piano di contenimento dei cinghiali. I cacciatori entreranno in azione a novembre con cadenza settimanale.

Se n’è discusso a Casa Gioiosa, sede del Parco di Porto Conte, con il corpo forestale e le associazioni di cacciatori-coadiutori. Il delegato del Cda, Adriano Grossi, ha coordinato l’incontro a cui ha preso parte anche il presidente della commissione Ambiente, Christian Mulas. In attesa che le doppiette entrino in azione, i proprietari e i conduttori di fondi agricoli potranno fare richiesta, alla Provincia o al Parco, per l’installazione delle gabbie di cattura. Garantita la sorveglianza sanitaria di veterinari dell'Asl di Sassari e dell’Istituto Zooprofilattico.

Sulle aree più sensibili della penisola di Capo Caccia invece si opererà solo con le gabbie di cattura che in questo caso verranno gestite dagli operai dell'Agenzia Forestas, proprietaria di gran parte dei terreni della foresta demaniale di Porto Conte.

«Le attività che ci riguardano e che verranno svolte dal Parco di Porto Conte sono già in fase di avanzato approntamento - spiega il consigliere Adriano Grossi - il Parco di Porto Conte in Sardegna può definirsi uno dei pochi al livello nazionale impegnato in un piano quinquennale approvato da ISPRA e dalla Regione. Siamo stati pionieri in questo campo».

Nel corso della riunione si è anche affrontato il problema dei costi: tra il carburante per gli spostamenti e il mais per il foraggiamento delle poste, occorre prevedere dei rimborsi. Christian Mulas ha ipotizzato almeno 50 mila euro all’anno di fondi regionali.

© Riproduzione riservata