Si intitola “Soffia!” la mostra fotografica dedicata ai cetacei del Santuario Pelagos che, dal 9 all'11 aprile, ospiterà il Castello dei Doria di Castelsardo. L’esposizione di fotografie e reperti biologici, guidata da biologi marini, accoglierà oltre 360 studenti degli istituti di Castelsardo e Sorso nelle ore matuttine, mentre nel pomeriggio, dalle 15 alle 18.30, sarà aperta gratuitamente al pubblico. L’iniziativa fa parte del progeto "I Cetacei del Canyon di Castelsardo", promosso dai Comuni di Castelsardo e Sorso con il supporto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. La mostra si terrà nelle sale X e XI del Castello medievale, simbolo della città, offrendo un'opportunità unica per approfondire la conoscenza della biodiversità marina del Santuario Pelagos e del Mar Mediterraneo. Nell’ambito del progetto, il 10 aprile alle ore 18.30, presso la sala XI del Castello, si terrà un incontro dedicato agli operatori turistici. L'evento sarà un'occasione per approfondire le conoscenze sui mammiferi marini che popolano le acque del nord Sardegna, raccogliere testimonianze e promuovere buone pratiche per l’osservazione responsabile degli affascinanti animali nel loro habitat naturale. Il progetto mira a promuovere la conoscenza e la tutela della biodiversità marina del Santuario Pelagos, con particolare attenzione ai cetacei e alla foca monaca. L’iniziativa punta a sensibilizzare la comunità locale sulle minacce che affliggono questi mammiferi marini e sull'importanza della loro protezione. Il Comune di Castelsardo, grazie al finanziamento del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, collabora con il Comune di Sorso e con il supporto tecnico e scientifico di Sea Me Sardinia, associazione con oltre dieci anni di esperienza nella ricerca, nel monitoraggio e nella sensibilizzazione ambientale. Il Santuario Pelagos è la prima area marina protetta al mondo dedicata alla tutela dei mammiferi marini. L'accordo per la sua istituzione è stato sottoscritto da Italia, Francia e Principato di Monaco, entrando in vigore nel 2002. Il Santuario si estende su 87.500 km² tra la Liguria, la Toscana, la Sardegna e la Corsica e tutela queste specie da minacce quali inquinamento, rumore, catture accidentali e degrado dell'habitat. 

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