“Solo un passo di lato”, così è stata definita dal sindaco Massimo Mulas la decisione di Quirico Bruzzi di dimettersi da vice presidente del consiglio senza rinunciare alla carica di consigliere comunale.

Un piccolo passo indietro, secondo il primo cittadino che non ha potuto partecipare all’ultima seduta dell’assemblea civica. Una rinuncia dettata da “motivi personali” dopo che Bruzzi, esponente del gruppo politico Cambiamo, aveva patteggiato un anno e 4 mesi per violenze domestiche.

“Mi scuso per l’assenza”, aggiunge il primo cittadino, “avrei di certo preso la parola per commentare le sue dimissioni dalla carica di vicepresidente e per apprezzarne la decisione, ma chi ricopre un incarico pubblico ha il dovere di farsi carico dei propri atti di fronte alla comunità. Le dimissioni da consigliere sarebbero un messaggio di ravvedimento molto positivo, un modello di come ci si deve comportare quando si commette un errore”.

Un caso che continua a far discutere l’opinione pubblica e le associazioni cittadine impegnate nella lotta contro la violenza di genere, scese in piazza per dire basta agli abusi e per dare un segnale a chi ricopre un incarico istituzionale. In consiglio nessun confronto si è aperto sul tema.

“Se avrà la forza di fare questo, la mia porta e i miei uffici saranno sempre aperti per tutta la durata del mandato – sottolinea Mulas -. Perché chi riconosce un errore e vi pone rimedio, merita il rispetto e l’aiuto della sua comunità. Se il consigliere Bruzzi capisse tutto questo, spegnerebbe la luce fastidiosa dell'errore e accenderebbe un potente faro sulla speranza di un mondo senza ombre in tema di diritti delle donne". 

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