Si sono incontrati a Chilivani il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna e la Regione per parlare della carenza idrica nella diga del Lerno.

«Il problema è stato affrontato sotto diversi aspetti – spiega il direttore del Consorzio Giosuè Brundu –, che hanno permesso di definire la tempistica per procedere quanto prima a concludere i lavori sulla diga del Lerno per permettere all’invaso di accumulare il massimo dell’acqua che può contenere ossia 71 milioni di metri cubi, perché attualmente il massimo autorizzato è di appena 35 milioni. Questo certamente consentirebbe di avere una maggiore tranquillità». 

Sotto l’attenzione di tecnici e rappresentanti politici, anche nell’immediato, il problema delle mancate produzioni, e delle perdite delle aziende agricole, penalizzate appunto dal fatto che già dalla primavera, il consorzio aveva disposto riduzioni del 70% nell’assegnazione delle quantità d’acqua, in un’ottica di risparmio e per preservare la poca quantità presente.

«Per le aziende sarà importante l’attenzione della Regione – spiega invece Toni Stangoni, presidente del Consorzio – alla quale abbiamo chiesto il riconoscimento del grave disagio che stanno vivendo le aziende e nel riconoscimento di ristori».

Per l'assessora all'Agricoltura, Valeria Satta, sono «previsti i ristori per allevatori e agricoltori. Ma dobbiamo anche considerare il fatto che ci sono anche dei problemi per le alluvioni che sono avvenute in questo periodo. Quindi noi stiamo già ricevendo, tramite Laore, tutte le denunce arrivate dagli agricoltori per poter procedere all’erogazione dei ristori».

«L'intervento infrastrutturale sull’invaso – ha invece puntualizzato l’assessore dei Lavori Pubblici, Pierluigi Saiu - consentirà, entro la fine dell'anno venturo, di riportare la capacità complessiva ai livelli massimi consentiti. La risposta più importante per il territorio è per le aziende che insistono nella zona».

Per Marco Porcu «la Regione Sardegna non ha un problema di siccità in termini complessivi, ma alcune zone, come quella dove oggi ci troviamo, gli agricoltori non riescono ad avere le risorse idriche a sufficienza per poter portare avanti le proprie aziende. Siamo disponibili a trovare soluzioni anche come Arpas per la verifica della qualità. L’acqua è una risorsa fondamentale e non va sprecata».

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