Aggressione e molestie sessuali per una capotreno da parte di un gruppo di nazionalità straniera.

È successo questa mattina - intorno alle 9.30 - sul convoglio fermo alla stazione di Porto Torres marittima: la donna, A.R., 55 anni, in stato di choc, è stata soccorsa.

Il gruppetto, i cui componenti erano tutti sprovvisti di biglietto, l'hanno circondata, poi palpeggiata.

Come denuncia il segretario generale della Fit-Cisl, "ormai registriamo un episodio di violenza al giorno, le lavoratrici e i lavoratori non possono essere lasciati soli".

La Polizia ferroviaria ha identificato gli aggressori ma al momento non risultano provvedimenti di fermo.

LE REAZIONI - Sul caso non sono mancate le reazioni politiche. "A Porto Torres una donna capotreno è stata circondata e aggredita fisicamente e sessualmente da un gruppo di nigeriani a cui aveva chiesto il biglietto. L'Italia è fuori controllo e lo Stato non riesce più a garantire il livello minimo di sicurezza ai suoi cittadini", ha scritto su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

"Siamo stanchi delle parole al vento e delle pagliacciate di Minniti e Gentiloni. Se questi inetti vogliono che gli italiani comincino a difendersi da soli sono sulla buona strada", ha aggiunto.

Il capogruppo alla Camera della Lega Nord, Massimiliano Fedriga, rincara la dose: "Non se ne può più, la situazione è insostenibile ma i colpevoli non sono solo chi concretamente ha commesso questi i reati, ma anche chi ha favorito l'invasione".

(Redazione online/s.s.-s.a.-m.p.)
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