La Polizia locale di Sorso, al comando di Maria Luisa Masala, ha avviato le indagini per risalire ai responsabili che hanno massacrato e poi impiccato ad un albero due grossi cani, rinvenuti lunedì scorso nelle campagne di Badde Pira.

Da un primo esame delle carcasse da parte degli uomini del servizio dipartimentale Anagrafe canina e randagismo zona Nord dell’Ats, guidato dal direttore Andrea Sarria, si è stabilito che si tratta di cani di grossa taglia, circa 28 chilogrammi di peso, un maschio e una femmina della stessa famiglia, quasi certamente fratello e sorella.

Gli animali rinvenuti da un agricoltore nel proprio uliveto, secondo le prime analisi, erano stati ammazzati almeno 72 ore prima, uccisi a bastonate, torturati e colpiti sulla testa dove i veterinari hanno riscontrato gravi lesioni.

L’Enpa, Ente nazionale protezione animali di Sorso, lancia l’allarme sul problema randagismo.

“In diverse situazioni abbiamo fatto presente all’amministrazione comunale questa situazione insostenibile – spiega Ica Delogu, una delle referenti Enpa - rispetto alla violenza sugli animali e sul fenomeno del randagismo. Riteniamo fondamentale avviare un controllo ed effettuare la microchippatura nel territorio, offrendo il nostro supporto attraverso una convenzione con il Comune, perché anche questi cani uccisi erano privi di microchip, un elemento che ci avrebbe aiutato a capire meglio cosa è realmente successo”.  

L’Enpa, che ha offerto più volte sostegno nel soccorso dei cani randagi, ha denunciato la presenza di troppi animali incustoditi.  

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