Da stamattina è attivo il presidio permanente sull'ultimo tratto della quattro corsie Sassari-Alghero, nel punto in cui si interrompe la strada.

Il sindaco Mario Bruno ha trasferito lì la sede istituzionale del Comune algherese e già domani, alle 11, ci sarà una riunione di giunta, all'interno di un container collocato a pochi chilometri da Alghero, dove dovrebbe partire l'ultimo lotto dell'arteria, quello che il Governo vorrebbe realizzare a due corsie.

Il primo cittadino ha assunto la decisione di occupare la strada all'indomani della riunione della Commissione per la Valutazione d'Impatto Ambientale svoltasi a Roma, in cui si è registrata la volontà di due ministeri di completare la strada, declassandola a solo due carreggiate.

"Dobbiamo tenere alta la tensione con iniziative clamorose", aveva annunciato il sindaco Bruno in Consiglio comunale, registrando il consenso unanime dell'aula civica. Poi è passato ai fatti. "Invito tutte le forze politiche, tutti i cittadini a unirsi" ha detto.

I tempi stringono. Entro il 22 novembre il Comune presenterà le proprie osservazioni, insieme alla Regione e alla Rete Metropolitana del Nord Ovest, tentando di dimostrare la compatibilità rispetto al Piano paesaggistico regionale, dal momento che il progetto dell'arteria è precedente.

Per il 4 dicembre si attende la Valutazione di impatto ambientale e, entro marzo, si esprimerà il Cipe. Anche il sindaco di Sassari, Nicola Sanna, è in prima linea per una battaglia che dovrà essere corale. Enrico Daga, consigliere comunale del Pd, si augura che questa volta "non ci siano strumentalizzazioni politiche per una vertenza che non ha colore e che ci deve vedere uniti".
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