“Basilio e Liliana credo che abbiamo fatto quello che tutte le mamme e tutti papà avrebbero fatto per difendere i propri figli. Per questo sono padre e madre di tutti, stretti in un unico abbraccio, eterno, come il loro amore, di fronte al quale niente ci può separare dalle persone”.

Parole di grande sentimento e passione quelle pronunciate dal parroco della chiesa di Cristo Risorto, don Michele Murgia, una lunga omelia per l’ultimo saluto a  Liliana Caterina Mancusa, 66 anni, morta dopo oltre un mese di agonia nel reparto di Rianimazione dell’ospedale civile di Sassari.

Una messa funebre toccante che ha visto la presenza dell'arcivescovo Gian Franco Saba. Non è voluto mancare di fronte ad una immane tragedia che ha sconvolto la comunità di Porto Torres.

Un dramma che ha colpito una famiglia, che si è riunita nella chiesa per una seconda volta, dopo l’addio a Basilio Saladino, il poliziotto 74enne marito di Liliana, prima vittima della brutale aggressione avvenuta quel sabato del 26 febbraio scorso.

“Eccoci qua in questa chiesa a dare l’ultimo saluto a te mamma Liliana che, dopo un mese e quattro giorni dalla morte di babbo Dino, te ne sei andata anche tu che ci hai insegnato tutto, tranne che vivere senza voi due contemporaneamente".

Una lunga lettera di addio quella scritta da Giusy e Mariella Saladino, figlie delle due vittime della ferocia dell’ex genero, Fulvio Baule, il muratore 40enne rinchiuso in carcere con l’accusa di duplice omicidio aggravato e tentato omicidio nei confronti di Ilaria Saladino, la terza figlia 39enne, ancora ricoverata in gravi condizioni al Santissima Annunziata.

“Non ci saranno più le telefonate della mattina, del pomeriggio e della sera – ha aggiunto Giusy Saladino - dopo sentiremo le voci distratte di ciò che stava accadendo tra i nostri piccoli. Loro hanno la fortuna di avere noi, che gli parleremo del vostro amore per figli e nipoti”. La commozione prende il sopravvento. “Ora nella sala rimane soltanto quella bellissima foto di te mamma, con babbo e la vostra Ilaria. Lei per la quale vi siete battuti fino ala fine. Vegliate su di noi, dateci la forza di affrontare un ultima dura prova a cui siamo state sottoposte”. 

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