«È un’emergenza che lede il diritto alla salute dei detenuti». Il presidente dell’Ordine dei Medici di Sassari, Nicola Addis, interviene sulla protesta dei medici del carcere di Bancali che hanno annunciato, per il prossimo 15 aprile, le dimissioni.

«La situazione è molto grave - dichiara Addis - dalla prossima settimana oltretutto rimarranno soltanto in quattro perché uno di loro se ne andrà». Un depauperamento progressivo e inarrestabile, se si considera che, appena pochi anni fa, erano in undici. Troppo pochi per sostenere turni 24 ore su 24, tutti i giorni, festivi compresi.

«Ho parlato con loro. Chiedono un riconoscimento della loro professionalità e un contratto a tempo indeterminato». Possibilità che, nel periodo di crisi che sta attraversando il sistema sanitario nazionale, diventa per loro una chimera. «Sono solidale con la protesta - puntualizza il presidente - come lo sono per tutte le strutture che devono rispondere ai cittadini. E i detenuti sono cittadini a tutti gli effetti». Infine un pensiero alla recente ricorrenza del Polo penitenziario universitario sassarese che ha compiuto dieci anni di vita: «Bene festeggiare il diritto allo studio, ma sarebbe giusto poter avere anche quello alla salute».  

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