Termina il piano per rimuovere i rifiuti marini e reti da pesca che inquinano il mare e minacciano l’ecosistema nel Golfo dell'Asinara. Il progetto Mo.Ri.net “Monitoraggio, censimento, raccolta e avvio al riciclo delle reti fantasma: i pescatori protagonisti della salvaguardia del mare”, della durata di 18 mesi, che ha visto il partenariato di cinque enti fra cui il Parco nazionale dell’Asinara è giunto alla sua fase conclusiva.

L’evento finale, in programma il 24 febbraio alle 17 a Porto Torres, è dedicato ad illustrare i risultati del progetto e ad uno scambio di esperienza con altri progetti che si occupano di tematiche simili al fine di mettere a confronto le migliori pratiche e tracciare nuove prospettive di sviluppo in relazione alla problematica dei rifiuti marini.

L'obiettivo di MoRinet è la conservazione degli habitat marini in due aree pilota della Sardegna mediante azioni che prevedono la rimozione di attrezzi da pesca persi, coinvolgendo attivamente i pescatori e sensibilizzando sulla problematica con attività di divulgazione e disseminazione. Nell’ottica dell’economia circolare, i rifiuti in polietilene raccolti, se idonei, sono avviati al processo di riciclo e valorizzazione.

Il contributo degli Istituti scientifici è volto in particolare allo studio dell’impatto dei rifiuti sugli organismi bentonici e mammiferi marini ed all'organizzazione di tavoli tecnici e redazione di buone prassi di riferimento per la corretta gestione dei rifiuti marini. L’evento sarà ospitato presso la sede del parco, in via Ponte romano  e moderato dalla docente Maria Cristina Fossi alla presenza della commissaria e del direttore del parco Asinara, Gabriela Scanu e Vittorio Gazale, dell’assessore della difesa dell’ambiente, Marco Porcu e dell’assessore dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, Valeria Satta. 

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