Un protocollo anticontagio per chi sbarca sull'isola dell'Asinara divulgato dalle guide turistiche, educatori ambientali e operatori del parco. L'emergenza sanitaria obbliga i visitatori ad attenersi alle regole stabilite in accordo tra Ente parco, operatori turistici e Comune di Porto Torres, nel rispetto delle norme stabilite a livello nazionale e regionale.

La prima regola la devono rispettare gli stessi operatori economici, entusiasti di riprendere le attività dopo la quarantena forzata. Dovranno registrarsi sulla App del sito del parco prima di mettere piede sull'isola, regola che dovranno rispettare gli stessi visitatori obbligati ad entrare nel parco nazionale muniti di mascherina.

In tutti gli approdi tra Fornelli, Cala d'Oliva e Cala Reale sono vietati gli assembramenti: è consentito alle imbarcazioni un attracco per volta, con distanziamento di sicurezza e in particolare per il traghetto della continuità territoriale che approda a Cala Reale è vietato lo sbarco e l'imbarco di qualsiasi altra imbarcazione ad eccezione di mezzi di soccorso. Gli ospiti del campo boe dovranno dare precedenza agli operatori turistici. "La sicurezza verrà garantita soprattutto nei fuoristrada e nei mezzi nautici e di terra aperti a tutti ma dove si prediligeranno i nuclei familiari - spiega il direttore del Parco, Vittorio Gazale - ossia i congiunti tra i quali non è necessario il distanziamento sociale. Un sistema per evitare una perdita economica dovuta ad un trasporto ridotto di visitatori".

Disciplinati anche gli accessi nei centri visita, nella foresteria di Cala Reale, presso l'Osservatorio del mare, la diramazione centrale di Cala d'Oliva e nei centri museali, dove è richiesto rigorosamente l'uso della mascherina e la distanza di un metro. Nelle vicinanze dei centri visita opererà per le emergenze sanitarie un nucleo medico garantito dalla Asl di Sassari.

Regole di accesso contingentate anche nelle spiagge di Spalmatore, Ossario, Cala Sabina e Trabuccato.
© Riproduzione riservata