Tempo scaduto per il consiglio direttivo del Parco nazionale dell'Asinara che da domani entra in regime di prorogatio.

La legge stabilisce altri 45 giorni di amministrazione ordinaria una volta scaduti i termini del mandato.

Il Ministero dell'Ambiente nel frattempo non ha ancora provveduto a nominare i nuovi membri del direttivo, organismo con funzioni esecutivo ed amministrative, e lo stesso direttore del parco. La rosa dei tre nomi sono stati depositati e inviati al ministero che nominerà con proprio decreto, il direttore effettivo.

Per ora resta in carica Vittorio Gazale come facente funzioni, l'unico ad essere iscritto all'albo dei direttori, e i suoi requisiti di natura amministrativa e tecnica confermano la sua alta professionalità e capacità di gestione di un Ente così complesso come il parco dell'Asinara.

Alla guida c'è il vicepresidente Antonio Diana che da quattro anni sostituisce la figura di un presidente, in attesa che si raggiunga l'intesa tra Regione e Ministero.

Così la governance resta ancora incompleta, con la difficoltà di programmare e portare a conclusione i progetti necessari allo sviluppo e ala tutela ambientale del parco.

"Sarebbe un errore non dare la possibilità al consiglio di proseguire l'attività compresi i cinque progetti comunitari già avviati - dichiara Antonio Diana - come parco stiamo puntando al riconoscimento Unesco e alla Carta Europea, obiettivi importanti che richiedono impegno da parte di consiglio direttivo e operatori del parco".
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