Stop alla sentenza del Tribunale amministrativo regionale che nell’ottobre scorso aveva respinto il ricorso presentato da Eni Rewind sulla procedura di retrocessione delle aree dismesse nell’agglomerato industriale di Porto Torres, avviata dal Consorzio industriale provinciale di Sassari. Il Consiglio di Stato ha sospeso la decisione del Tar che dava ragione al Consorzio sulla procedura di riacquisizione delle aree improduttive, circa 320 ettari per la maggior parte di proprietà di Eni.

Ora si riaprono i giochi su una vertenza che decide lo sviluppo futuro del territorio, con ampie zone dismesse, centinaia di terreni siti in zone di importanza strategica che il Consorzio, presieduto da Valerio Scanu, intendeva destinare all’economia del mare, alla produzione di idrogeno verde e a nuovi insediamenti per la produzione di metanolo, ammoniaca e proteine.

La sospensione della sentenza del Tar rimette in gioco i progetti di Eni in contrapposizione a quelli del Consorzio industriale che aveva avviato la revisione del Piano Regolatore Territoriale e quindi una pianificazione urbanistica di dettaglio con la rivisitazione del piano infrastrutturale su aree che potevano rientrare nella disponibilità dell’ente consortile. Niente di risolutivo, la decisione definitiva si conoscerà nei prossimi giorni. 

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