Il consiglio comunale di Porto Torres ha dato mandato al sindaco Massimo Mulas per la richiesta di una convocazione di un tavolo tecnico operativo con l’assessorato regionale all’Ambiente e il coinvolgimento della Provincia di Sassari, per intervenire con risorse adeguate e necessarie ad un attento monitoraggio sui siti che presentano materiale in eternit e dare una risposta al problema amianto in città. «Rilancerò l’argomento anche con il Consorzio industriale provinciale di Sassari per avviare una istanza al ministero dell’Ambiente, coinvolgendo il Prefetto di Sassari,  sul riconoscimento dei siti orfani contaminati per inserire anche quelli presenti a Porto Torres, un'area Sito di interesse nazionale di oltre 4 mila ettari che ha necessità di maggiore attenzione». Così il primo cittadino in risposta alla interpellanza del gruppo consiliare sardista, composto da Bastianino Spanu e Alessandro Pantaleo, sul problema dell’amianto nel territorio di Porto Torres. Il 5 maggio 2022 il Comune inviò una prima comunicazione al ministero dell’Ambiente e all’assessorato regionale competente, avviando una istanza sul tema dei siti orfani, in cui non è stato compreso il sin Porto Torres. «Il nostro imput non fu recepito, ad esclusione dello stabilimento Vinyls, quindi intendiamo rilanciare la istanza con il Consorzio industriale», sottolinea il sindaco. «Dobbiamo provare a ricreare la situazione favorevole per poter riproporre la richiesta, perché è un atto dovuto dalla norma che prevede che si debbano denunciare i proprietari, in caso non ottemperino all’obbligo di bonifica. Se non dovessimo ottenere risposta neppure questa volta, come unica alternativa non ci resta che rivolgerci alla Procura della Repubblica». 

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