“Fa rabbia perché a fronte dei sacrifici che tutti stanno facendo, attività economiche in testa, non ci sia una coscienza minima al rispetto di noi stessi. È comprensibile la voglia di tornare alla normalità, ma basterebbe poco. Tanto per cominciare l'educazione”.

È questo il commento del presidente del Consiglio regionale ed esponente della politica algherese Michele Pais, dopo alcuni atti di inciviltà in piazza Sulis con bottiglie e bicchieri lasciati per strada. Un segno di maleducazione e vandalismo  di cui la città catalana non ha proprio bisogno, in un momento come questo in cui, per via della zona arancione, molte attività sono costrette a rimanere chiuse o a lavorare a mezzo servizio.

“Perché ridurre la città a un mondezzaio?” si chiede l’assessore ai Servizi sociali, Maria Grazia Salaris.

Più pesante il giudizio di Pietro Sartore, consigliere comunale di Per Alghero: “So bene anch’io che gli atti di vandalismo e maleducazione compiuti da giovani e meno giovani derivano da un deficit di educazione e senso civico. So bene che certi problemi partono da lontano, dalla mancanza di insegnamenti e regole che dovrebbero fornire la famiglia, la scuola e le istituzioni. So bene anche che la politica locale è in quota parte responsabile di un disagio giovanile che spesso nasce da una città che ai giovani offre poche alternative di divertimento alla birretta e alla sbronza e che in molti casi purtroppo prospetta loro un futuro di disoccupazione o lavoro sottopagato”.

Sartore chiede all’amministrazione Conoci di attivarsi per “chiedere un controllo maggiore alla Polizia locale e, se serve, anche qualche sanzione e nel frattempo aggiungere qualche cestino e organizzare una squadra di operatori dell’igiene urbana che nel fine settimana intervenga prontamente nelle zone più affollate del centro”.

“Io sono convinto che le persone educate siano largamente la maggioranza e posso dire inoltre – conclude Pietro Sartore –, anche per piccola esperienza personale, che la stragrande maggioranza dei ragazzi della nostra città sono molto meglio di come gli adulti spesso li dipingono e anzi sono spesso meglio di tanti di noi adulti, ma se si continua a tollerare la maleducazione della minoranza, continuerà a sembrare il contrario”.

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