Il Tribunale amministrativo regionale della Sardegna ha riconosciuto la legittimità del vincolo culturale posto sul complesso della ex colonia penale di Tramariglio, la struttura dismessa all’interno del Parco naturale regionale di Porto Conte, sulla costa di Alghero. Il vincolo era stato imposto con decreto del 2015 dalla Commissione regionale per il patrimonio culturale della Sardegna, e la decisione del Tar ha respinto ogni ricorso presentato  dagli acquirenti di numerosi beni, dismessi nel 1961, poi transitati all’ente regionale agricolo Ersat, infine alienati a privati.

Gli edifici della colonia penale, realizzati a partire dalla fine degli anni ’30, costituiscono un esempio integrato nella pianificazione della bonifica rurale della Nurra, ispirato dallo stile razionalista, ben inseriti in un contesto ambientale-paesaggistico di elevato rilievo. Per l’associazione ambientalista Gruppo di intervento giuridico presieduto da Stefano Deliperi: «Questo risultato rappresenta un ulteriore strumento di tutela e salvaguardia di un’area di eccezionale valore ambientale e naturalistico, rientrante nel parco naturale».

Per gli organi del ministero della Cultura «l’insediamento di Tramariglio, che si inquadra nella più ampia cornice della pianificazione territoriale connessa con la bonifica e colonizzazione rurale della Nurra, si lega alla esperienza urbana fondativa di Fertilia e costituisce un raro esempio di colonia penale-rurale frutto di un progetto organico espresso nei modi dell’architettura razionalista-purista degli anni ’30, sapientemente inserito nel suggestivo scenario naturale di Porto Conte e realizzato con il sistema “misto” dell’epoca che coniuga le tecniche murarie della tradizione con quelle moderne dei solai in cemento armato».

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