Il 23 giugno 2002, esattamente 22 anni fa, il brutale femminicidio di Monica Moretti a Sassari.

Medico urologo di 38 anni al Santissima Annunziata, venne massacrata con 50 coltellate nella sua camera da letto da Raimondo Gaspa, 31 anni, suo ex paziente che la perseguitava. L’uomo, incastrato nel giro di pochi giorni, confessò: «La chiamavo, ma mi respingeva, non voleva saperne di me. Per questo ho deciso di andare a casa sua», disse agli inquirenti. Monica fu presa a pugni, strangolata e accoltellata 50 volte, lui tentò di bruciare casa prima di fuggire per cancellare le tracce.

Furono alcuni vicini a lanciare l’allarme vendendo il fumo uscire dall’abitazione. I Vigili del fuoco trovarono Monica distesa sul letto in costume da bagno, con un coltello conficcato in gola.

L'assassino portò via telefono e segreteria telefonica, nei giorni precedenti il delitto telefonava alla donna 20-30 volte al giorno. Ex paziente della donna, separato e con un figlio di 10 anni paraplegico, Raimondo Gaspa era una persona molto riservata.

La vicenda è tornata agli onori della cronaca in questi giorni perché Gaspa, uscito dal carcere di Rebibbia lo scorso 21 aprile dopo 22 anni in cella, è stato nuovamente arrestato per stalking. Secondo un macabro schema che richiama le persecuzioni ai danni della povera Monica, l’uomo ha iniziato a perseguitare una ventenne che aveva conosciuto in carcere, fidanzata di un altro detenuto. Decine di chiamate al giorno, pedinamenti, un messaggio inquietante («Ti ho vista mentre facevi la spesa»). La ragazza, costretta a cambiare casa, lo ha denunciato e i carabinieri sono riusciti a risalire a Gaspa, che è tornato in carcere a Regina Coeli.

Nell’ordinanza del giudice si legge che l’uomo «risulta ad oggi attinto da un irrefrenabile impulso criminale che lo ha portato a riprodurre, a poche ora dalla sua scarcerazione per l’omicidio volontario della donna di cui si era invaghito nel 2002, gravi condotte illecite, ponendo in essere comportamenti criminosi che denotano una vera e propria serialità».

(Unioneonline/L)

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