Terra di nuraghi, antiche chiese e preziosi affreschi. Storie di cavalieri ed intrighi medievali, in una zona dove si respira l'essenza della Sardegna. Tutto questo è Semestene, suggestivo centro del Meilogu di 129 abitanti. Un luogo da visitare, anche se distante dai circuiti turistici tradizionali. Ma purtroppo isolato, tanto da essere diventato un caso.

La rete di telefonia mobile è praticamente assente: quasi impossibile telefonare o ricevere comunicazioni. Ci si riesce, ma solo a volte e non dappertutto, sulla piattaforma di WhatsApp. Poi silenzio.

La sindaca Antonella Buda, una donna coraggiosa che regge l'Amministrazione dal 2017, le ha tentate tutte per fare uscire la comunità da questa situazione: lettere alle compagnie telefoniche, alle istituzioni, manifestazioni di protesta. Niente da fare. Per le compagnie telefoniche sinora è prevalsa la logica del profitto a quella del servizio. Di un servizio che però è essenziale per la cittadinanza, costituita per lo più da persone anziane. E quello che è un problema di connessione è diventato da anni anche un problema di sicurezza.

«C'è la speranza che la Regione prosegua nelle iniziative per migliorare la comunicazione nei piccoli comuni con progetti mirati», spiega Buda. Che aggiunge: «Per il resto cercherò ancora una volta di sollecitare le principali compagnie di telefonia. Ponendo l'accento sulla questione sicurezza».

Le problematiche per il piccolo centro non finiscono con la telefonia. Nel settore dei trasporti il collegamento con la strada 131 è interrotto per lavori da aprile 2021. Per raggiungere la principale arteria sarda i residenti sono costretti ad un lungo e tortuoso giro.

«Comprendo l'importanza e la complessità di quest'opera - precisa Antonella Buda -. Ma auspichiamo che i lavori vengano conclusi al più presto».

In questo caso Semestene è in buona compagnia. La strada che va da Sassari a Cagliari (e viceversa) è costellata infatti da lavori che appaiono interminabili.
 

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