A Porto Torres si fa Plogging: 111chili di rifiuti rimossi nella corsa per l'ambiente
Raccolti più di venti sacchi di spazzaturaOltre 20 sacchi di spazzatura di ogni sorta per un totale di 111 chili di rifiuti, numeri del plogging, una novità tra le discipline sportive dove lo sport si combina con la tutela dell’ambiente. La strada è quella intrapresa dal progetto AlbatroSS, coordinato da Manolo Cattari che, questa mattina a Porto Torres, ha coinvolto un gruppo di volontari nella corsa per ripulire il percorso dalla spazzatura che si incontra. Questo nella sua essenza è il plogging, nato dall’intuizione dell’ atleta svedese Erik Ahlström, stanco di vedere così tanti rifiuti nella città di Stoccolma. Partiti dalla piscina Libyssonis, hanno percorso via dei Corbezzoli, proseguendo per la bretella, curvando per via Falcone e Borsellino fino ad arrivare infine al parco Baden Powell.
«L’evento è stato occasione di riflessione a più ampio spettro, approfittando della presenza della vicesindaca di Porto Torres, Simona Fois, su argomenti quali sport e inclusività, accessibilità, impegno della comunità per l’ambiente», ha detto il project manager del progetto Europeo Giuseppe Salis. Sport e rispetto per l’ambiente sono valori anche del Progetto AlbatroSS che dal 2007 ormai promuove sport inclusivo e da 10 organizza gare paralimpiche in acque libere sostenendo la cura e l’accessibilità dei siti che ospitano gli eventi. Perciò non stupisce che proprio l’AlbatroSS abbia vinto un progetto europeo del programma Erasmus + Sport per collaborare con un’associazione bulgara e croata alla realizzazione di una serie di iniziative di questa nuova disciplina, il plogging, nei territori coinvolti.