Indagini alla scoperta della stirpe dei Doria: intesa a Castelsardo
Siglato un protocollo di intesa per l’attivazione di indagini archeologiche da attuarsi presso la sede del Polo Museale AmpuriensePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il 7 luglio 2025, alle ore 17, negli uffici comunali di Castelsardo, il sindaco Maria Lucia Tirotto e il Direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Tempio – Ampurias don Francesco Tamponi, hanno siglato un protocollo di intesa per l’attivazione di indagini archeologiche da attuarsi presso la sede del Polo Museale Ampuriense, nella cripta maggiore della cattedrale di Sant’Antonio Abate.
«Con questo atto ci impegniamo a recuperare e valorizzare ulteriormente e il nostro patrimonio storico-artistico, ciò significa far conoscere la storia più autentica del nostro territorio. Come amministrazione comunale, da subito ci siamo dati quale obiettivo da perseguire, l’attuazione di programmi, progetti ed azioni finalizzate alla promozione di Castelsardo nel mondo, mediante interventi di valorizzazione del nostro patrimonio artistico, storico, ambientale, culturale e paesaggistico, con la certezza che lo sviluppo del territorio debba partire dal territorio stesso, sviluppando e promuovendo ciò che esso di meglio offre», ha spiegato la sindaca Maria Lucia Tirotto.
«La Diocesi di tempio-Ampurias, attraverso il suo Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici, è stata da sempre attenta alle esigenze delle singole comunità che la compongono, perseguendo l’obiettivo di mantenerne e valorizzarne i segni della memoria e dell’identità specifica di ciascuna, patrimonio comune e universale di tutti, con la certezza che quest’impegno generi nuova storia e nuova coscienza per una crescita umana armonica. Castelsardo, erede di una storia ricca e gloriosa, ha il compito di diventare memoria autentica, innanzitutto per la propria regione di riferimento, l’Anglona, e poi, con la riscoperta delle sue origini, per l’intera Sardegna e per tutti quelli che con ammirazione guardano a questa nostra Isola», ha sottolineato Don Francesco Tamponi.
«Nel momento in cui ci siamo insediati ho notato che “giacevano” accantonate dal 2018 risorse regionali destinate alla Città di Castelsardo per 65mila euro, del piano regionale straordinario di scavi archeologici e di interventi di valorizzazione dei beni culturali. A seguito di alcuni incontri con don Tamponi e Domingo Dettori, nella duplice veste di incaricato archeologo dell’ Ufficio del Piano Urbanistico del Comune di Castelsardo e dell’ Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Tempio-Ampurias, è stata messa in evidenza la necessità di indagare e valorizzare la presenza di esponenti della stirpe dei Doria che hanno agito in città durante il medioevo di Castel Genovese, da qui è nata la proposta di stipulare un protocollo d’intesa tra il Comune di Castelsardo e la Diocesi, con la collaborazione delle Università di: Sassari, Cagliari, Roma La Sapienza, Torino; al fine di attuare una indagine archeologica nella cripta maggiore della Cattedrale di Sant’Antonio Abate, in quello che fu l’omonimo antico priorato Benedettino in Castelsardo», ha aggiunto Christian Speziga, assessore ai Beni archeologici. L’obiettivo è quello di stabilire scientificamente se, le 22 sepolture individuate fin dall’anno 2000 nella cripta maggiore della concattedrale di Sant’Antonio abate, possano essere identificate quali tombe di alcuni componenti della stirpe dei Doria, oppure di escluderlo. «Questo protocollo rientra, per l’amministrazione comunale, nell’ottica di un più vasto programma di conservazione e valorizzazione dei beni culturali di pertinenza ecclesiastica nel territorio di Castelsardo, in funzione turistico- culturale», ha concluso Speziga.