Un anno fa di questi tempi l'Isola tremava per un possibile abbandono di Ryanair - timore che si è trasformato in incubo ad Alghero -, ora invece sorride di fronte alle prime statistiche, ancora calde, delle presenze turistiche di aprile e inizio maggio. Le proiezioni di Federalberghi dicono che la crescita rispetto al 2016 - si tratta ancora di stime parziali - è del 4 per cento. Una partenza sprint legata al Giro d'Italia, che ha influenzato gli arrivi nella prima parte del mese, e alla Pasqua alta.

GLI STRANIERI - Sono soprattutto gli arrivi di vacanzieri stranieri a garantire il segno più: «I nuovi collegamenti low cost con Germania, Francia ed est europeo hanno consentito di cominciare bene la stagione. L'impressione è positiva ed è confermata dalle prime statistiche non ufficiali», racconta Martino Di Martino, presidente del consorzio Sardegna costa sud e delegato regionale di Confapi per il turismo. Va però detto che sotto il profilo della raccolta dei dati (a parte le anticipazioni di Federalberghi), l'Isola arranca: «Non abbiamo ancora a disposizione i numeri del 2016. Al sistema regionale mancano le statistiche di alcune province, che non hanno comunicato nulla. Se a questo aggiungiamo che il 50 o addirittura il 60 per cento del turismo è sommerso e non figura nei numeri ufficiali, capiamo che siamo in forte ritardo», dice Di Martino.

I NUMERI - Se dovessero essere confermati i dati, l'ultimo mese potrebbe contribuire a migliorare i risultati del turismo isolano nel corso della bassa stagione. Ad aprile e maggio il riempimento delle camere netto (calcolato cioè sulla base degli alberghi realmente aperti) solitamente si aggira intorno al 20 per cento. Non solo: nell'ultimo decennio le performance del settore alberghiero nei mesi di spalla sono peggiorate, invece che migliorare. Negli stessi mesi del 2004 l'indice di utilizzazione delle stanze era al 30 per cento (secondo le elaborazioni dell'Srm sui dati Istat). Ora gli arrivi si concentrano sempre di più nel cuore dell'estate. Se tredici anni fa il 76,9 per cento delle presenze si accalcava tra maggio e settembre, ora la percentuale è salita all'81,5.

LE PRENOTAZIONI - L'alta stagione del 2017 si annuncia comunque in gran crescita: «Le prenotazioni sono aumentate fino al 12 per cento», avverte Adriana Pintus, presidente del Consorzio degli operatori turistici di Arzachena, «e rispetto agli anni scorsi sono arrivate in anticipo. Tutto questo grazie, soprattutto, ai tour operator stranieri».

L'influenza positiva del Giro d'Italia, partito da Alghero, si è sentita fino alla Costa Smeralda: «L'ultimo mese è stato abbastanza brillante, nei fine settimana hanno lavorato molto bene anche i ristoranti e le attività commerciali sul percorso della corsa ciclistica».

ALBERGHI APERTI - C'è anche un altro aspetto importante: il numero di alberghi aperti è superiore rispetto al 2016: «Ecco perché i dati positivi hanno un'importanza maggiore. Tanti hanno deciso di inaugurare la stagione prima, alcuni addirittura a fine marzo, mentre fino all'anno scorso l'apertura era fissata negli ultimi giorni di maggio. Speriamo che questo andamento prosegua e che tanti posticipino la chiusura almeno a metà ottobre. Senza queste scelte, non possiamo sperare di migliorare le statistiche nei mesi di bassa stagione», è la considerazione della presidente del Consorzio degli operatori turistici di Arzachena.

LOW COST - Ma non c'è turismo senza collegamenti aerei: le statistiche positive sono legate anche ai voli low cost negli aeroporti di Cagliari e Olbia, mentre Alghero aspetta ancora il rilancio. Solo nel ponte pasquale sono passati dagli scali sardi circa 100mila passeggeri. Numeri da record, anche questi.

Michele Ruffi
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