Sanità, rivoluzione a metà: riconferme e ripescaggi dal passato nei nuovi vertici Asl
Le scelte a Cagliari: da Calabrò a Massazza, in carica dai tempi di Solinas, e il possibile ingresso di TognottiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Non è tutto nuovo quel che avanza nelle aziende sanitarie della Sardegna. Hanno il sapore di un azzeramento a metà, le nomine che stanno segnando il passo dopo i commissariamenti.
Dalla nuova lista di direttori sanitari e amministrativi – che sulla carta devono liberare la sanità dal «disastro di Solinas», come accusa da più di un anno il Campo largo -, spuntano riconferme degli uscenti e ripescaggi dal passato. Tutto in quota centrodestra. Paradossalmente, i responsabili della catastrofe.
Al momento, dunque, la rivoluzione promessa da Todde, insieme a un Armando Bartolazzi sempre più in bilico, non sembra concretizzarsi. Il primo confermato è Gianluca Calabrò, che si è fatto le ossa nelle cabine di comando quando l’Isola la guidava il centrodestra. Il manager è passato dall’Industria alle Politiche del lavoro. E prima e dopo alla Sanità. Calabrò, con Marcello Tidore dg, era direttore amministrativo alla Asl 8: adesso ricopre lo stesso incarico all’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, al posto di Maria Teresa Piras e con Vincenzo Serra neo commissario. A un passo dalla riconferma pure un altro uscente, Roberto Massazza, l’ortopedico che alla Asl 8 di Cagliari manterrà l’incarico di direttore sanitario, è l’indiscrezione. Nella stessa azienda del capoluogo il posto di Calabrò pare lo prenda Cristina Garau, in un percorso inverso, visto che la manager arriva proprio dall’Aou.
Al Brotzu per la guida amministrativa si punta su Antonio Tognotti che con il centrodestra di Solinas ha ricoperto lo stesso incarico all’Aou di Cagliari nel 2022. Se le indiscrezioni troveranno conferma, uscirà di scena Marco Biagini, attuale Da (dato in spostamento all’Areus), ma soprattutto perderà l'incarico il Ds Raimondo Pinna, che potrà dirigere il nuovo reparto di Chirurgia plastica, come nell’incarico attribuitogli dall’ex dg Agnese Foddis, silurata dal Campo largo a fine aprile.
Fuori dal capoluogo, invece, è tutto molto più incerto.
L’articolo completo su L’Unione Sarda in edicola e sull’app