Non si è fatta attendere la risposta dell'assessore regionale alla Sanità, Carlo Doria, chiamato in causa durante l’incontro avvenuto nella sede del Pd sassarese in cui le opposizioni in Consiglio regionale hanno parlato di una situazione «disastrosa» in Sardegna: «Le Usca (Unità speciali di continuità assistenziali) nascono durante la pandemia in risposta all'emergenza Covid – spiega Doria -. Con la fine dello stato d'emergenza le Usca hanno cessato la propria attività e la Regione ha potuto prorogarle non oltre il 31 dicembre scorso. Il rinnovo per il 2023 non è stato previsto dalla norma a livello nazionale e nessuna regione d'Italia ha potuto provvedere in tal senso; chi sostiene il contrario, attribuendo addirittura la scelta all'assessorato, fa solo propaganda e bieca disinformazione».

«Per rispondere alle necessità del territorio e in particolare nelle aree più svantaggiate – aggiunge -, siamo al lavoro per una rapidissima attivazione delle Uca (Unità di continuità assistenziale) come riportato anche nei recenti incontri sul territorio. Inoltre - sottolinea l'esponente della Giunta Solinas - stiamo lavorando a un nuovo modello di continuità assistenziale avanzata con punti di guardia medica attivi ventiquattro ore su ventiquattro sette giorni su sette, con medico, infermiere e personale amministrativo, presente nelle ore diurne, per consentire al personale sanitario di dedicarsi esclusivamente ai pazienti, e in cui siano presenti servizi come il teleconsulto e la teleassistenza, strumenti moderni che possono dare un importante contributo fondamentale nella gestione territoriale dei disturbi clinici inquadrabili nei codici bianchi e verdi», conclude l'assessore.

(Unioneonline/s.s.)

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