«La mia terza figlia è nata nella rotonda della Statale 130». Lo annuncia Federica Vivarelli, 27 anni di Iglesias, che domenica pomeriggio ha messo al mondo la sua terza femminuccia, la piccola Alessia. Lo ha fatto nell’incrocio più pericoloso della Statale, proprio all’ingresso di Decimomannu: «Aveva fretta di nascere e non abbiamo avuto il tempo di arrivare in ospedale». Le due stanno bene e sono ricoverate nel reparto di neonatologia del Brotzu di Cagliari. Felice anche Alfio Lombardo, il padre della piccola: «Amo la mia famiglia, sono fortunato».

L’avventura
«Domenica mattina – racconta la mamma – stavo bene e mi trovavo a Iglesias, dove vivo. Dopo pranzo Alfio ed io ci siamo messi in macchina in direzione Vallermosa, dove ci aspettava un nostro amico che aveva bisogno di un passaggio fino a Cagliari. E proprio a Vallermosa ho iniziato a sentire i primi dolori».
Intrapreso il viaggio verso il capoluogo isolano, Vivarelli ha sentito una forte contrazione verso le 18.30 all’altezza del chilometro 13 della Statale: «Ho chiesto a mio marito di fermarsi nella prima piazzola utile, nei pressi della “rotonda della morte”». E così, in pochi secondi, l’incrocio tra i più pericolosi della Sardegna si è trasformato nella “rotonda della vita”: «Una cosa inaspettata. Quando abbiamo visto la sua testolina sbucare sul sedile dell’auto eravamo letteralmente sconvolti».
Nonostante l’emozione i due genitori sono stati celeri anche a metterla fuori pericolo: «Quando l’abbiamo accolta tra le nostre braccia aveva un giro di cordone ombelicale stretto intorno al collo. Mio marito è stato bravo ad allentare la stretta».
 

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