In Abruzzo la cura Ryanair ha già dato risultati tangibili per la prossima stagione estiva: la compagnia ha presentato cinque nuove rotte che contribuiranno ad aumentare il traffico aereo del 30%. Un piano simile è appena decollato in Calabria, negli scali di Crotone e Lamezia Terme. L’ampliamento della rete di collegamenti poi è già realtà a Trieste, in Friuli. Le altre regioni accelerano, mentre per ora l’Isola resta a guardare. O meglio: dopo l’incontro tra la Regione e i manager della low cost irlandese – che hanno proposto un programma di investimenti da 400 milioni di euro – si ragiona sulle prossime mosse. «Stiamo valutando la proposta», ha fatto sapere l’assessora ai Trasporti Barbara Manca.

Per accontentare Ryanair la Giunta dovrebbe azzerare l’addizionale municipale sui biglietti aerei, una tassa (statale, e solo in piccola parte destinata ai Comuni) che incide per 6,5 euro a volo. Le casse regionali dovrebbero farsi carico del mancato introito per lo Stato. Un’operazione che vale circa 35 milioni di euro.

Ma potrebbe bastare anche meno – intorno ai 10 milioni di euro – se l’abbattimento dell’imposta fosse limitato ai sei mesi di bassa stagione, durante i quali il traffico aereo è inferiore e dunque servirebbero meno risorse per compensare il gettito.

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