L'istruttoria è aperta ormai da due settimane e l'inizio della stagione aeroportuale estiva - fissata per la fine di marzo - incombe, tanto che la possibilità di recuperare i voli targati Ryanair diminuisce ogni giorno che passa.

Non c'è tempo da perdere. Così ieri il ministero delle Infrastrutture ha ricevuto una lettera di sollecito da parte dell'assessorato regionale ai Trasporti: la deroga sull'aumento di 2,5 euro dell'addizionale comunale sui collegamenti aerei è vitale per la Sardegna e bisogna agire in fretta. I toni non sono perentori, ma nella comunicazione si fa capire che non si può più aspettare.

I NODI Gli aspetti su cui sta lavorando l'ufficio di Gabinetto del ministro Graziano Delrio sono due. Il primo riguarda la "forma" del provvedimento, che potrebbe essere anche notificato all'Europa.

In questo caso i tempi si allungherebbero ancora di più - nella migliore delle ipotesi servirebbero due mesi per avere un'autorizzazione da Bruxelles - e allora addio stagione estiva.

Il secondo nodo riguarda il fronte economico: solo per escludere la Sardegna dall'aumento delle tasse aeroportuali servirebbero circa 16 milioni di euro.

Ma lo "sconto" a cui sta lavorando il governo riguarda anche Abruzzo e Calabria, dove però i passeggeri dei trasporti aerei hanno numeri decisamente inferiori a quelli dell'Isola. E dunque per compensare il mancato incasso in arrivo dagli aeroporti abruzzesi e calabresi potrebbero bastare circa 8 milioni di euro.
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