05 maggio 2012 alle 08:58aggiornato il 05 maggio 2012 alle 08:58
Referendum, respinto il ricorso dell'UpsDomani si andrà al voto per dieci quesiti
Domani si voterà per tutti i dieci referendum. Ieri la prima sezione del Tribunale di civile di Cagliari ha respinto il ricorso urgente presentato dall'Unione Province sarde (Ups).Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Respinto ieri anche l'ultimo ricorso dell'Ups (Unione Province sarde) domani si vota in Sardegna per tutti e dieci i quesiti del referendum regionale, già ribattezzato anticasta. I sardi sono chiamati a esprimersi su quattro referendum abrogativi - che riguardano le nuove Province di Olbia-Tempio, Carbonia-Iglesias, Ogliastra e Medio Campidano - e sei referendum consultivi. Si vota solo domenica, dalle 7 alle 22 (con rilevamento dell'affluenza alle 12, 19 e 22); lo scrutinio lunedì a partire dalle 7. Oggi è la giornata del silenzio, dopo i proclami dei vari schieramenti del Sì, del No e dell'astensione. I referendum sono stati promossi dal Movimento referendario sardo e da numerosi sindaci, e subito sostenuti dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci (con appelli ad andare a votare anche in tivù), mentre i partiti politici si sono divisi. La principale incognita è il raggiungimento del quorum: se non si supera la soglia del 33% dei votanti, i referendum non saranno validi. Dovrebbero dunque recarsi alle urne almeno 493.455 elettori su 1.480.366 chiamati al voto (755.360 donne e 725.006 uomini) in 1.938 sezioni, di cui 1.813 ordinarie e 125 speciali. Province a parte, gli altri referendum consultivi puntano a ridurre il numero dei consiglieri regionali - una legge costituzionale che prevede un taglio da 80 a 60 è già stata votata in prima lettura dal Parlamento - e a tagliarne gli emolumenti, nonchè a sopprimere i Consigli di amministrazione di agenzie ed enti regionali. I sardi, infine, sono chiamati a esprimere un parere sull'istituzione di un'assemblea costituente per la riscrittura dello Statuto autonomistico e per l'elezione diretta del presidente della Regione attraverso le primarie.
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