Raccolta dei rifiuti: Sardegna regione virtuosa. Ma la differenziata finisce al Nord
L’Isola è maglia nera del riciclo. Plastica, vetro e metalli: 250mila tonnellate lavorate nella PenisolaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Pochi punti percentuali ancora da colmare e la Sardegna, già terza regione in Italia per la raccolta differenziata, avanza a passo spedito verso l’obiettivo dell’80% fissato per il 2029, peraltro già raggiunto da 170 Comuni su 377. Per il momento ci si ferma al 76,46% (dati 2023), dietro a Veneto ed Emilia Romagna, e l’assessora all’Ambiente Rosanna Laconi ha ragione di sottolineare questi «risultati straordinari, motivo di orgoglio per tutta la Sardegna». Peccato però che, delle quasi 545mila tonnellate di rifiuti selezionati, circa 250mila vengano spedite nella Penisola. Tutta roba che, con il recupero e il riciclo, potrebbe invece creare valore aggiunto qui, e non altrove.
Escluse la frazione organica (il 41,8% del totale della differenziata, ovvero 227.848 tonnellate tra umido e sfalci di giardino), la carta e il cartone (il 17,1%, ovvero 93.109 tonnellate), e una piccola frazione delle 15mila tonnellate di rifiuti da spazzamento stradale, tutto il resto – con buona pace del rispetto dell’ambiente - viene caricato sui camion e, dopo il viaggio in nave e di nuovo su strada, conferito ai centri di recupero del Nord Italia, con la filiera del recupero che dunque non viene chiusa nell’Isola.