A Villasor nella notte un trentacinquenne avrebbe bruciato il citofono della casa dello zio.

In un primo momento si è pensato a un atto intimidatorio, ma poi i carabinieri hanno chiarito tutto e il giovane è stato denunciato per danneggiamento aggravato e minacce.

L'allarme è stato lanciato durante la notte da alcuni cittadini, che hanno notato le fiamme nel portone dell'abitazione in via Dettori.

Sul posto sono arrivati subito i carabinieri di Villasor e Serrenti. Chiara l'origine dolosa del rogo. Il citofono era stato bruciato con liquido infiammabile.

La prima ipotesi è stata di un atto intimidatorio. Ma poi i militari delle due stazioni, grazie ad alcune testimonianze raccolte e alla verifica delle immagini di diversi impianti vicini di videosorveglianza, avrebbero individuato il nipote del proprietario come autore dell'atto vandalico e lo hanno denunciato all'autorità giudiziaria.

Dietro il suo gesto ci sarebbe anche una vicenda familiare complicata. Il ragazzo avrebbe avuto di recente forti attriti con lo zio, residente nella villetta, che avrebbe cercato di aiutare il nipote ad allontanarsi da cattive amicizie e a uscire da una difficile situazione di vita.
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