Alla riscoperta delle antiche tradizioni legate al culto dei defunti. Da oggi al 2 novembre, Villasimius sarà al centro di tutta una serie di iniziative legate alla cultura dei morti grazie all’associazione “La Tartaruga”.

In programma una serie di appuntamenti che in parte affondano le radici nel tempo, realizzati in collaborazione con la parrocchia di San Raffaele Arcangelo, l’oratorio e il Comune.

Oggi alle 17 è previsto un appuntamento con Is animeddas, con i bambini e i ragazzi. Il 1 novembre, nel sagrato della parrocchia, si terrà un incontro con l’antropologa e scrittrice Claudia Zedda sul tema “Quando i defunti tornano”.

Alle 18 un concerto col coro “Stellaria”.

Il 2 novembre  nella chiesa parrocchiale messa alle 17 e fiaccolata.

Non mancherà “Sa mesa po is animeddas”, il tavolo ricco di ogni bene attendendo i defunti.

FESTA DELLE ANIME – Is animeddas ovvero la festa delle anime, trova memoria nei racconti degli anziani che, in questi giorni, da bambini, tra il 31 ottobre e il due di novembre, si preparavano ad accogliere il ritorno dei propri defunti, imbandendo le tavole per il banchetto notturno, pregando e accendendo i lumicini. Le tavole venivano addobbate  con pane, vino, frutta di stagione, qualche dolce tradizionale compreso su pani de saba o Is pabassinas, il pane il vino, la frutta secca, dolcetti tipici, frutta di stagione  e tanto altro e  lasciate apparecchiate per tutta la notte. Ed è quello che si farà anche in questa occasione.

«La leggenda – dice Simona Vargiolu, presidente dell’associazione La Tartaruga – voleva che i defunti, venendo a farci visita, si cibassero  di  quei doni, preparati proprio in loro onore e con amore dai familiari in vita. Era usanza che i bambini  bussassero alle porte delle case dei propri paesi, muniti di federa bianca, alla ricerca di qualche dolce o un frutto richiesto in memoria delle anime: era una gioia donare ai bambini quanto richiesto poiché il dono veniva distribuito proprio nel ricordo dei defunti».

La frase “seus benìus po is animeddas” era quella che rimbombava tra i vicoli dei paesi unitamente alle risate dei bambini e le lacrime di commozione degli adulti e degli anziani. 

Atteso anche l’incontro con l’antropologa e scrittrice Claudia Zedda, che esporrà tradizioni e storia della Sardegna legate al ricordo degli antenati ed in particolare ai riti legati alla preparazione dei cibi, l’uso delle erbe officinali e tanti altri aneddoti. A seguire concerto delle armoniose voci Coro Istellaria de Santu Nigola.

«In occasione della fiaccolata - ricorda Simona Vargiolu - potremo offrire un pensiero  ai nostri cari che non sono più con noi. Ecco quindi che il ricordo dei defunti si trasforma in un momento di gioia per tutti poiché la commemorazione diventa il modo attraverso il quale si avverte la presenza, reale e rassicurante, del defunto. Celebrarli e festeggiarli è ciò che rende la loro presenza più viva, rendendo, se possibile, più serena e meno dolorosa  la loro assenza».

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