Due allevatori padre e figlio sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di San Vito e della stazione di Villaputzu per detenzione e spaccio di marijuana e per la detenzione di un fucile.

Il padre Giorgio Zicca, 46 anni è finito in carcere a Uta. Il figlio Giorgio, 21, ai domiciliari.

Altre sei persone sono indagate per la droga il cui spaccio avrebbe fruttato 100mila euro in un anno. Con acquirenti soprattutto giovani e studenti degli Istituti superiori del Sarrabus.

L'operazione è stata coordinata dal maggiore Stefano Colantonio comandante della Compagnia di San Vito: vi hanno partecipato i militari del Nucleo operativo radiomobile di San Vito, della Stazione di Villaputzu e i carabinieri dello Squadrone eliportato cacciatori di Sardegna, delle Squadre del Nucleo cinofili con cani specializzati nella ricerca di armi e droga del Comando Provinciale di Cagliari, un elicottero dell’11esimo NEC di Elmas.

Le attività d’indagine, stando al comunicato ufficiale dei carabinieri, avrebbero consentito di raccogliere, a carico di padre e figlio gravi indizi anche in relazione al possesso di un fucile da caccia, rinvenuto dai militari, carico con relativo munizionamento, nascosto nella vegetazione proprio nelle vicinanze dell’ovile di loro proprietà. Presto i due indagati saranno interrogato dal magistrato. Nell'occasione, potranno raccontare la loro verità sulle accuse. Durante le indagini il maggiore Stefano Colantonio e i suoi collaboratori hanno fatto luce anche sull'incendio di un'auto a Muravera e di risalire ad un piano che prevedeva l'incendio di un'altra macchina di un carabiniere. In merito viene mantenuto uno stretto riserbo.
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