Vecchie strade, nuova identità: polemiche per il progetto toponomastico “dimenticato” di Quartucciu
L’opposizione chiede all’amministrazione che fine abbia fatto l’iniziativa di riscoperta dei nomi delle antiche vie del paesePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un'iniziativa culturale che avrebbe potuto trasformare la percezione storica delle vie di Quartucciu giace dimenticata da anni nei meandri della burocrazia comunale. È l'opposizione a sollevare dubbi sul suo destino, chiedendo spiegazioni e trasparenza.
Il progetto, volto a riscoprire e valorizzare i nomi antichi delle vie di Quartucciu, secondo la minoranza è bloccato nei cassetti del Comune da anni.
Questo lavoro, preparato dall'associazione "Impari po imparai" nell'ambito del programma "Identità e valore" dell'assessorato comunale alla Cultura, è stato ideato per affiancare i nomi storici alla toponomastica ufficiale senza però alterarla. I gruppi "Quartucciu nel cuore" e quello misto, rappresentati da Michela Vacca e Franco Paderi, chiedono quindi che il progetto venga reso pubblico e presentato sia al consiglio comunale che ai quartuccesi.
Sottolineando il suo alto valore identitario e culturale, l’opposizione critica la scelta di non aver portato avanti l’iniziativa nonostante il compenso per il lavoro fosse già stato corrisposto. Si sostiene che il ritardo sia ingiustificato sia economicamente che istituzionalmente. Secondo Vacca e Paderi, l'implementazione del progetto non richiederebbe modifiche sostanziali alle intitolazioni esistenti, ma aggiungerebbe un «ricco strato di conoscenza storica e culturale».
L'assessora alla Cultura, Elisabetta Contini, conferma la possibilità di integrare l'antica toponomastica con quella attuale, ma soprattutto chiarisce che il progetto a suo tempo era stato concluso e non prevedeva alcuna retribuzione per l’associazione “Impari po imparai”. Contini sottolinea inoltre che l'obiettivo era far conoscere ai cittadini i nomi storici delle strade e dei rioni di Quartucciu, riportando alla luce un patrimonio culturale dimenticato, ma che – appunto - il lavoro poteva poi considerarsi terminato.
Dall’altra parte nulla è ancora perduto e il lavoro, se attuato, potrebbe aprire nuove prospettive di conoscenza e divulgazione delle radici storiche della città, valorizzando figure illustri, specialmente femminili, che si sono distinte in vari campi. Tuttavia, la minoranza ribadisce che per portare a termine il progetto, è necessaria una forte volontà politica, finora mancata.