Uta, hashish nel reggiseno per il nipote detenuto: arrestata
"Si tratta dell'ennesimo arresto, scandaloso non aver previsto un nucleo cinofili in pianta stabile", tuona il sindacatoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ha cercato di portare dell'hashish al nipote detenuto, ma evidentemente non era molto avvezza a queste cose.
Il suo atteggiamento ansioso ha destato sospetti, tanto che l'agente ha deciso di disporre un controllo più accurato ed è emersa la droga, ben occultata nel reggiseno.
La donna è stata arrestata.
"Si tratta dell'ennesimo arresto di persone che cercano di introdurre stupefacenti a Uta, molti i tentativi dell'ultimo periodo ma il personale di Polizia penitenziaria ha saputo rispondere presente. La battaglia, senza strumenti e risorse, è impari, ma il personale riesce a sopperire anche alla mancanza di attenzione da parte dei vertici", gongola Michele Cireddu, segretario generale della Sardegna della Uil Polizia Penitenziaria.
"È scandaloso - tuona il sindacalista - non avere ancora previsto strumenti adeguati per contrastare l'introduzione di micro cellulari, così come è scandaloso non aver previsto un nucleo cinofili in pianta stabile negli istituti come quello cagliaritano, dove a causa della tipologia di detenuti sono più frequenti i tentativi di introdurre stupefacenti".
(Unioneonline/L)