Momenti di paura durante il trasferimento di un detenuto dal carcere di Cagliari-Uta verso un’altra struttura penitenziaria.

L’uomo, di origine straniera, ha infatti aggredito gli agenti della polizia penitenziaria, prendendosela anche con alcuni medici presenti.

I poliziotti sono riusciti a bloccarlo, ma sono rimasti feriti e sono dovuti ricorrere alle cure ospedaliere. 
«Il bollettino è assai pesante: un agente con costole fratturate e 21 giorni di prognosi e altri due poliziotti dimessi tre giorni di cure», riferisce Luca Fais, segretario per la Sardegna del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

Lo stesso Fais aggiunge: «Quello che è accaduto è frutto della presenza di detenuti ingestibili che continuano a destabilizzare l'ordine e la sicurezza del carcere cagliaritano. Auspichiamo un segnale forte da parte del Provveditore, Domenico Giuseppe Arena, che ha avuto modo di vedere di persona la grave situazione dell'istituto cagliaritano, tra i più problematici della Sardegna».

«Ogni giorno nelle carceri italiane succede qualcosa - commenta Donato Capece, segretario generale del Sappe - ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre. Così non si può andare più avanti: è uno stillicidio continuo e quotidiano».

(Unioneonline) 

© Riproduzione riservata