Ancora tensioni nel carcere di Uta dove un poliziotto, nel tentativo di bloccare un detenuto che voleva aggredire un collega, è caduto, infortunandosi al braccio e alla spalla. Una volta a terra è stato sputato in faccia dal carcerato, che è poi rientrato nella sua cella, devastando ogni cosa. 

A renderlo noto il segretario generale della UILPa Polizia Penitenziaria Michele Cireddu: «Si tratta dell’ennesimo evento critico nella sezione del transito dell’Istituto, dove sono allocati diversi detenuti facinorosi. Il posto è diventato un vero e proprio inferno! Non è più possibile continuare in questo modo! Costringere il personale a subire queste umiliazioni significa svilire un corpo di Polizia e relegare i propri appartenenti ad essere le vittime sacrificali di un sistema catastrofico e letteralmente da rifondare! Abbiamo chiesto al nuovo Provveditore con un nota accorata di trasferire urgentemente uno dei detenuti che ha già causato per 13 volte conseguenze fisiche agli Agenti che ormai quotidianamente, devono intervenire per fermarne la furia aggressiva».

«Le minacce – continua Cireddu –, le offese gravi, le aggressioni, gli sputi in faccia sono ormai all’ordine del turno! Permettere tutto questo significa a nostro avviso essere complici di un sistema che va rifondato immediatamente. I nostri Poliziotti sono ormai allo stremo e soprattutto gestire quella sezione infernale è diventato umiliante ed impossibile! Se il Provveditore nell’immediatezza non prenderà i provvedimenti che abbiamo chiesto, la UIL ed il personale di Uta manifesteranno davanti al Provveditorato per sollecitare interventi urgentissimi, perché in queste condizioni non si può più lavorare».

(Unioneonline/v.f.)

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