L’ultimo nato è Riccardo. Ha visto la luce il 15 ottobre scorso. Un mese che promette bene, di bambini ne sono già nati sei: prima di Riccardo, è arrivato Mario il 12 ottobre e ancora prima, l’otto, ecco Fabio. Poi Bianca e Azzurra e Daniele, il primo nato del mese, il 3 ottobre.

Oggi gli abitanti di Sinnai sono complessivamente 17.375. Un po’ sotto i numeri più alti di qualche anno fa quando si sono superati i 17.400 residenti. 

Per arrivare ai 18mila, insomma, di nascite ne mancano parecchie. Ma il traguardo, seppure a lunga-media scadenza, è raggiungibile. Sinnai è comunque uno dei centri più grossi della Città metropolitana, dopo ovviamente Cagliari, Quartu e dopo Selargius, Assemini e Sestu.

Gianna Pinna, 26 anni, dice che “la situazione in generale non consiglia di fare figli anche se c’è il desiderio di averli. Oggi mancano le certezze, quelle necessarie per garantire loro quel futuro che ogni genitore vorrebbe”.

Gli abitanti di Sinnai dai zero ai 10 anni, sono 1.294: i maschietti sono 698, le femminucce 596. Il record di residenti va a quelli compresi sulla fascia fra i 40 e i 50 anni: oltre tremila con una differenza minima fra uomini e donne. Fra i dieci e i vent’anni sono circa 1.600; fra i trenta e i quarant’anni circa 2.100. Ovviamente si scende nella fascia degli anziani: fra i 60 e i 70 anni sono circa 2.300, Gli ultraottantenni sono novecento. Le famiglie sono 7.195.

“Rispetto a qualche anno fa, la situazione è cambiata – dice l’assessore agli Affari generali, Barbara Pusceddu - si fanno meno figli anche per le preoccupazioni legate al lavoro e alla casa. Sinnai offre comunque servizi base come gli asili nido e la scuola dell’infanzia. Le nascite sono diminuite in conseguenza della pandemia, ma stiamo parlando di numeri sicuramente molto contenuti”.

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